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il cannellino flegreo

coltivazione del cannellino

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La Storia

Il Pomodoro Cannellino Flegreo, riconosciuto come eccellenza tradizionale dalla Regione Campania, ha origini che risalgono alla fine dell’Ottocento. La fertilità dei terreni vulcanici nella zona del Flegreo ha favorito lo sviluppo di questa particolare varietà di pomodoro. Il suo nome ‘Cannellino” è attribuito alla forma allungata dei frutti. La diversificazione delle coltivazioni e l’adattamento alle condizioni locali hanno giocato un ruolo chiave nella selezione e diffusione di questa varietà. L’importanza del Pomodoro Cannellino Flegreo nella cucina regionale e la sua designazione come eccellenza tradizionale riflettono il suo significato storico e culturale nella regione Campania.

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Il Cannellino

La sua coltivazione avviene principalmente nelle zone di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e zone limitrofe. Questo pomodoro oblungo, pesante tra 15 e 20 g, è caratterizzato da una sottile buccia e polpa spessa, offrendo un equilibrio perfetto tra dolcezza, acidità e sapidità. La tradizione della coltivazione manuale, con il supporto di canne e spago, si tramanda da generazione in generazione. La sua adattabilità al pedoclima flegreo, con terreni vulcanici e sabbiosi, contribuisce al suo radicamento territoriale. La semina inizia a fine febbraio, mentre la raccolta avviene da luglio a fine agosto. Grazie al sottilissimo esocarpo, il Cannellino è ideale per la trasformazione e la cucina, eliminando la necessità di pelarlo. La sua versatilità in cucina lo rende adatto a molteplici utilizzi, dall’antipasto al dolce. In passato confezionato in “pacchetelle”, oggi è disponibile presso aziende, botteghe di Napoli e provincia, e già presente nei menu di pizzerie e ristoranti dell’area.